Lavorando sugli indici
Per far sì che la nostra idea di apertura dell’intero ciclo di ricerca sia tangibile occorre finalizzare il processo stesso, quindi si è deciso di calcolare alcuni semplici indici ecologici che possano essere, oltre ad un primo prodotto del nostro progetto, anche un esempio di cooperazione tra i diversi istituti coinvolti. Infatti il nostro “gruppo di ricerca allargato” composto da CNR-ISMAR (Ancona, Bologna e Venezia), OGS-Trieste, CNR-IREA (Milano) and Stazione Zoologica Anton Dohrn, gestisce, in ognuno dei suddetti istituti, molti dati oceanografici simili a livello di tipologia di parametri. Si è quindi pensato di condividere i nostri dati per effettuare uno studio comparato al fine di provare a mostrare quali sono le reali potenzialità della Scienza Aperta.
I risultati sono:
- un questionario in preparazione che ci permetta di comprendere la composizione di ogni database in ogni istituzione coinvolta;
- un ciclo di incontri scientifici (meeting ecologici) dove ricercatori di esperienza identificano, in base ai dati a disposizione, i migliori indici da implementare;
- un gruppo di ricerca (gruppo informatico) che studia come supportare il calcolo degli indici prescelti per condividere al meglio i risultati di questa cooperazione.
Da dove partire? In prima istanza, è stato identificato un indice semplice che possa essere calcolato (senza bisogno di molte elaborazioni aggiuntive) da tutte le istituzioni, che è il Trophic Index (o TRIX). Il TRIX, introdotto nel 1998 da Vollenweider et al., ha lo scopo di caratterizzare livelli eutrofici e, applicato a dati ecologici a lungo termine, è particolarmente interessante quando questi valori cambiano nel tempo. Nel Mar Mediterraneo (ma più specificamente nel Mar Adriatico) queste variazioni non sono così evidenti a livello stagionale, a meno di eventi estremi e specifici. Tuttavia l’indice dipende da parametri semplici (ossigneno, clorofilla a, nitrogeni inorganici dissolti e concentrazione totale di fosforo) che tutte le istituzioni coinvolte hanno a disposizione nei loro database. Quindi si è deciso di iniziare con questo semplice indice come “esperimento di cooperazione” tra gli istituti con l’obiettivo di calcolare poi indici ecologici più complessi e significativi.
Il triplice approccio (questionario, metting ecologici e gruppo IT) è necessario per alcune ragioni:
- se vogliamo collaborare nel calcolo di indici significativi occorre conoscere la composizione del database di ogni istituzione - per capire quanto in là ci si può spingere con i dati che già abbiamo e quanto invece occorre elaborare, ricampionare e calcolare per ottenere risultati migliori;
- i meeting ecologici sono necessari perché nel nostro progetto rappresentano il centro - il tema di ricerca - del processo di apertura: quali dati stiamo condividendo? per rispondere a questa domanda e per far sì di non aprire dati qualunque, è necessario discutere a questo livello;
- anche il gruppo IT è importante in questo processo dal momento che è incaricato di scegliere i metodi migliori e i migliori strumenti per i bisogni espressi. Questo argomento non è banale, dal momento che ogni tipo di dato può essere trattato in molti modi diversi ma, a seconda delle necessità, solo pochi metodi sono quelli giusti. Occorre individuare la soluzione migliore per ogni requisito ecologico (esplicitamente espresso o meno).
Quindi il viaggio sembra ancora lungo, ma gli obiettivi sono alti e ben definiti. Continuate a seguire i nostri aggiornamenti!