il 10 Aprile 2017 si è tenuto a Venezia all’Istituto di Scienze Marine del CNR (CNR-ISMAR) uno wokshop riguardante i dati ecologici marini a lungo termine (LTER) e un esempio di apertura del progetto di ricerca ad essi correlato. Lo workshop era destinato a tutti i ricercatori coinvolti nel progetto bandiera RITMARE e, più nello specifico, è compreso nel sottoprogetto 7 che si occupa di Data Management.

Ricercatori da diverse istituzioni erano presenti:

  • CNR-ISMAR Venezia,
  • CNR-IREA Milano,
  • CNR-ISMAR Bologna,
  • CNR-ISMAR Ancona,
  • OGS-OCE Trieste,
  • Stazione Zoologia Anthon Dohrn.

Ogni gruppo di ricerca coinvolto ha riportato le proprie esperienze, indicando lo stato dell’arte e le prospettive future per l’apertura dei dati LTER marini. Ognuna delle istituzioni sopra menzionate gestisce una buona quantità di dati, infrastrutture tecniche e strumenti che in genere consentono di condividere la propria ricerca. Questa giornata è stata organizzata dal CNR-ISMAR di Venezia per sensibilizzare gli altri ricercatori sull’imporatnza della Scienza Aperta nel campo dell’ecologia marina. Un obiettivo secondario era quello di proporre un esempio di progetto di ricerca libero basato sui parametri abiotici, di fito e zoo plancton raccolti nella zona Nord Adriatica dal 1965 ad oggi. Questi dati rappresentano in pieno un esempio di dati ecologici a lungo termine e il set di dati è ancora ragionevolmente piccolo da poter permettere ai ricercatori di decidere come farlo evolvere e quali tecniche di condivisione usare.

Il programma della giornata è stato il seguente: Una breve introduzione riguardante le ragioni e i temi di ricerca che coinvologno tutte le istituzioni presenti è stata fatta dalla ricercatrice Alessandra Pugnetti. La mattinata (dalle 10:00 alle 13:00) era articolata in sei brevi comunicazioni proposte dal WP2 del progetto RITMARE (“linea dati”) focalizzando la discussione sulla gestione, condivisione e visibilità dei dati ecologici LTER nella zona Nord Adriatica.

  • nel primo intervento si è parlato di alcuni concetti generali riguardanti la Scienza Aperta, l’Accesso Aperto, i Dati Liberi e l’Open Source. A seguire, è stato fornito un’esempio di struttura di progetto aperto da Alessandro Sarretta.
  • nel secondo intervento si è sviluppato in dettaglio un ciclo di vita di un progetto aperto. Il progetto si basa su dati del costituendo nuovo Osservatorio Ecologico Nord Adriatico. Alcuni step fondamentali sono stati individuati (Annalisa Minelli).
  • il terzo intervento ha riguardato l’origine dei dati LTER per questo sito specifico (CNR-ISMAR, Golfo di Venezia). La raccolta, le tecniche di analisi e i metodi utilizzati sono stati presentati concentrandosi sulla loro evoluzione nel tempo (Giorgio Socal).
  • il quarto intervento era sulla raccolta di dati ausiliari storici e la loro importanza sia per stabilire la credibilità del dato che per una futura metadatazione. Anche l’armonizzazione del dataset è stata materia di discussione (Annalisa Minelli).
  • la quinta comunicazione ha affrontato i temi della descrizione de dati, la loro organizzazione e la condivisione. In questo contesto sono state fornite informazioni riguardanti l’interoperabilità dei dati e l’armonizzazione secondo le linee guida italiane, europee ed internazionali. Alcuni esempi di ciò sono stati mostrati da Alessandro Oggioni.
  • nella sesta comunicazione Mauro Bastianini ha presentato le esperienze passate e l’infrastruttura attualmente utilizzata per gestire e visualizzare dati ecologici marini a lungo termine e dati geografici marini. I sensori funzionanti sono stati identificati e descritti, e ogni dataset porta con sè gli opportuni metadati compilati secondo la direttiva INSPIRE.

Il pomeriggio è stato dedicato alla presentazione dello stato dell’arte e dei risultati dalle altre due linee di ricerca del progetto RITMARE:

  • il lavoro della linea WP1 riguarda la definizione della struttura e degli obiettivi di un osservatorio ecolgico. Con un approfondimento specifico riguardante l’Osservatorio Nord Adriatico. Adriana Zingone ha tenuto una presentazione riguardante gli obiettivi, i requisiti, e la struttura di un osservatorio ecologico definendo i principali temi affrontati e i possibili utilizzatori dela ricerca, i tipi di dati e i requisiti minimi delle infrastrutture.
  • la linea WP3 si occupa dell’utilizzo dei dati dall’osservatorio e, in questo contesto, Maria Lipizer ha presentato il caso di studio dei dati raccolti nel golfo di Trieste. È stato presentato l’attuale schema dell’infrastruttura ed è sorta una discussione riguardo il suo possibile potenziamento. Quindi sono stati formulati alcuni indici sintetici per valutare lo stato ambientale (e in particolare il GES - Good Environmental Status). Contestualmente, sono stati considerati anche gli interessi degli stakeholders.

Durante l’intero wokshop sono stati incoraggiati scambi tra i partecipanti, è stato svolto un questionario per capire il grado di confidenza dei partecipanti con i temi trattati, sono state incoraggiate anche domande libere e impressioni.

Le foto dell’evento: minelli

oggioni

bastianini

socal